Monday 24 November 2008

Consumare Consumare Consumare

L'ingiunzione a consumare, a non cambiare di una virgola le nostre abitudini (occhiale da sole a 200 euro, macchina ultimo modello, maglietta firmata e via dicendo) che il Presidente Berlusconi ha ribadito ieri è quanto di più pericoloso e lontano dalla realtà un Presidente possa consigliare.

Nella sua ansia di denigrare il famigerato pessimismo della sinistra, Berlusconi sveste la maschera politica e ritorna il capo d'azienda che esorta i suoi consumatori a comprare, comprare, comprare, non rinunciare certo a tutti i vizi e stravizi, rischiare di non svalicare la terza settimana ma sempre con un giubbotto carhart tirato a lucido, non arrivare a fine mese ma con stile insomma.

Troppo forse è già stato scritto sulla società dei consumi ecc. Non si voglia certo pretendere di inneggiare all'austerity. Però c'è crisi, è chiaro, ed al tenpo stesso c'è ormai da troppo tempo un consumismo compulsivo che spinge migliaia di individui ad indebitarsi per la bella macchina, l'occhiale o la felpa, la lampada abbronzante e l'estetista e cosi via. Il panorama di una città italiana arrivando dall'estero appare in tutta la sua superficialità patinata. L'impressione è quella di ricchezza e spreco, che però è solo facciata, maschera che copre una realtà di disagio incalzante.

Un presidente serio avrebbe dovuto cogliere l'occasione di consigliare di non cedere al panico, continuare a consumare ma al tempo stesso ri-orientare i propri stili di vita evitando lo sperpero edonistico che ci ha reso una delle nazionalità più facilmente riconoscibili all'estero, burattini della pseudo-moda prodotti in serie che emergono da ogni folla europea.

Consumare, ma con criterio. Non panico certo, neanche mantenere la stessa abitudine autodistruttiva. Un presidente serio non lo abbiamo però

Sunday 2 November 2008

Forza Kazakhstan (fino a che punto...)

Since its 1991 independence from the Soviet monolith ... Kazakhstan has witnessed serious human rights abuses and the denial of fundamental freedoms. Under the reign of Nursultan Nazarbayev, attacks on the political opposition and independent media have become routine. Arbitrary arrests, detentions, torture and extrajudicial killings have been a feature of Nazarbayev’s regime.

Queste poche righe, provenienti dal sito dell'IHRC, offrono un'immagine nitida di Nursultan Nazarbayev, il dittatore (come ad esempio BBC e Independent lo appellano apertamente) che governa paternilisticamente il Kazakhstan da 17 anni e che ha appena fatto approvare una legge che gli conferisce la possibilità di correre per le prossime elezioni del 2012, e per le successive, fino a che lo voglia, forte del suo consenso assoluto e sigillato da un controllo esteso dei mezzi di informazione e dalle continue intimidazioni contro la sparuta opposzione.

Nazarbayev ha una ricchezza sconfinata principalmente basata sugli enormi giacimenti petroliferi Kazaki, possiede numerose imprese, ha connessioni importanti con vari oligarchi delle ex blocco sovietico. Lui stesso è definito da un rapporto delle Nazioni Unite l'ultimo oligarca dell'Asia centrale post-sovietica. A capo di una "self-styled 'Asian democracy' in which political parties are tightly controlled"(Independent), non si è certo esentato dal posizionare tutta la sua discendenza in posizioni di rilievo.

La sua cognata Svetlana, ad esempio, è a capo della compagnia che stampa i principali giornali d'opposizione al regime. Il governo ha la possibilità di controllare le edizioni prima che vadano in stampa, per poi decidere, come ad esempio accadde nel Dicembre 2005 , di bloccarne la stampa.

Intimidazioni ed attacchi a stampa ed opposizione hanno spinto numerosi soggetti politici al silenzio o all'esilio. Torture e detenzione illegale sono pratiche ampiamente diffuse nel paese, per stessa ammissione del governo che però sembra declinare la responsabilità sui singoli "torturatori". Comunque, nessuna misura per affrontare il problema sembra sia stata messa in opera.

Il Kazakhstan è stato posizionato tra i primi venti stati più corrotti del mondo da Transparency International. Nelle recenti elezioni del 2007 un incredibile 91% dei voti sono andati a suo favore, dandogli di fatto la possibilità di attuare le modifiche costituzionali di cui sopra. In queste elezioni l'OSCE ha denunciato un vasto controllo del partito dominante sull'informazione e un evidente pregiudizio nella copertura mediatica, ed una 'scarsa trasparenza' in almeno il 40% degli uffici elettorali monitorati (independent)



Fonte (AGI)"Andate tutti in vacanza in Kazakhstan: li' c'e' un signore che e' mio amico, non a caso ha il 91% dei voti e ha fatto cose straordinarie". Lo ha affermato, durante il suo intervento alla Confcommercio, Silvio Berlusconi raccontando la sua visita ad Astana, di ritorno dalla Cina