L'ingiunzione a consumare, a non cambiare di una virgola le nostre abitudini (occhiale da sole a 200 euro, macchina ultimo modello, maglietta firmata e via dicendo) che il Presidente Berlusconi ha ribadito ieri è quanto di più pericoloso e lontano dalla realtà un Presidente possa consigliare.
Nella sua ansia di denigrare il famigerato pessimismo della sinistra, Berlusconi sveste la maschera politica e ritorna il capo d'azienda che esorta i suoi consumatori a comprare, comprare, comprare, non rinunciare certo a tutti i vizi e stravizi, rischiare di non svalicare la terza settimana ma sempre con un giubbotto carhart tirato a lucido, non arrivare a fine mese ma con stile insomma.
Troppo forse è già stato scritto sulla società dei consumi ecc. Non si voglia certo pretendere di inneggiare all'austerity. Però c'è crisi, è chiaro, ed al tenpo stesso c'è ormai da troppo tempo un consumismo compulsivo che spinge migliaia di individui ad indebitarsi per la bella macchina, l'occhiale o la felpa, la lampada abbronzante e l'estetista e cosi via. Il panorama di una città italiana arrivando dall'estero appare in tutta la sua superficialità patinata. L'impressione è quella di ricchezza e spreco, che però è solo facciata, maschera che copre una realtà di disagio incalzante.
Un presidente serio avrebbe dovuto cogliere l'occasione di consigliare di non cedere al panico, continuare a consumare ma al tempo stesso ri-orientare i propri stili di vita evitando lo sperpero edonistico che ci ha reso una delle nazionalità più facilmente riconoscibili all'estero, burattini della pseudo-moda prodotti in serie che emergono da ogni folla europea.
Consumare, ma con criterio. Non panico certo, neanche mantenere la stessa abitudine autodistruttiva. Un presidente serio non lo abbiamo però
Mesopotamia Artifacts Help Explain How Language Evolved from Pictures to
Words
-
By comparing early markings used for business purposes to 'proto'
cuneiform, we can say language transitioned from symbols to writing.
9 hours ago
No comments:
Post a Comment