Da sottolineare il discorso di Lerner dal minuto 9.50
In poco meno di due minuti distrugge la logica leghista, nonchè la sciatteria idiotica della sinistra che continua a ragliare sulla necessità di 'ascoltare il territorio' quando il vero punto, fondamentale, dello 'stare sul territorio' non è ascoltarlo, così assecondandone i tic vari ed eventuali, ma quello di ri-territorializzarlo, ri-produrlo, in un processo a spirale in cui il partito modifica e viene modificato dalla comunità in cui finalmente si 'sporca'.
Infine, e non meno importante, la lezione di Lerner si applica devastantemente alla logica Berlusconiana del 'decisionismo', strombazzata come la vera novità della politica the PDL rispetto all'eterno tentennare della sinistra. Berlusconi non è mai stato decisionista, come la sua dipendenza assoluta al sondaggismo compulsivo dimostra. Lui ha sempre cercato di piacere e quindi, nelle parole di Lerner, di lisciare il pelo al suo elettorato. La versione 'decisionista' non corrispondeva ad una lungimiranza politica pronta a farsi carico di critiche e polemiche nel nome di una visione 'futura', che andasse oltre il pantano dell'applauso contingente. Al contrario, corrispondeva semplicemente al 'dar voce' agli istinti da sottobosco così tipici dell'Italiano medio, istinti che portano ad alzare la voce e menar le mani - quello che il Governo ha fatto finora, e certo non solo figurativamente viste la molteplici occasioni in cui son volati manganelli.
Ora, tutti possono facilmente intuire che alzare la voce e menar le mani non corrisponde a quel decisionismo, giusto o sbagliato che sia, che una certa politologia di destra giustamente un tempo rivendicava.
Inoltre, ciò che succede oggi è che, spaventato per crisi interne e perdite di voti a favore della lega, il decisionismo non è più nemmeno scimmiottato. Cattaneo, l'altroieri all'Infedele, sembrava un apprendista equilibrista, oscillando pericolosamente tra logiche leghiste - ma incapace di perseguirle spavaldamente fino in fondo, come appunto fanno i leghisti - e logiche pseudo-decisioniste, che però, messo alle strette, negava clamorosamente, quando, nella tentennante (equilibristica) risposta al discorso Lerner, nota che 'il compito del leader è di farlo [indicare la via con lungimiranza etc] senza strappi'.
Senza strappi?
Marie-Eve Loiselle, Building Walls, Constructing Identities: Legal
Discourse and the Creation of National Borders – Stanford University Press,
November 2024
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Marie-Eve Loiselle, Building Walls, Constructing Identities: Legal
Discourse and the Creation of National Borders – Stanford University Press,
November 202...
11 hours ago
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