Wednesday 13 October 2010

3 Anni nel Silenzio

Verso la fine di una giornata piuttosto grigia ed inconcludente, raffreddata e ventosa, ho riguardato un filmetto indipendente di Tekla Taidelli, 'Fuori Vena', che ricorda diversamente Trainspotting, SLC Punk e Amore Tossico, girato a Milano tra tossici, appunto, punkabbestia, ravers e 'gente perbene'. Niente male. Certo, e' il primo lungometraggio di Tekla, ci son sbavature e banalita' qua e la', pero' c'e' meno buonismo di Trainspotting, meno angoscia di Amore Tossico, piu' freschezza di SLC.

Vabbe'. Finito il film cerco informazioni su Tekla e trovo qualche cortometraggio. Sbokki di Vita, che avevo gia' visto, girato a 23 anni. Poi un corto di cinque minuti preparato due anni fa, 2008, in occasione del 60imo anniversario della dichiarazione dei diritti umani. si intitola La Legge e' Uguale Per Tutti, ed ha come tema, appunto, l'articolo 7: "Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione."

Narra brevemente degli ultimi due giorni di vita di Aldo Bianzino, attraverso due scene. La prima si svolge a casa di Bianzino, di notte, quando col solito tragicomico grande stile la polizia fa incursione e porta via Aldo e la sua compagna, davanti al bambino attonito. Le terribile accusa e' coltivazione di Marijuana. Coltivazione e uso personale. Via in gabbia. Questa e' la legge Bossi-Giovanardi. La seconda scena ha come protagonista la moglie, in caserma, sul punto d'esser rilasciata, che alla insistente, comprensibile domanda "quando vedro' Aldo" ottiene la seguente risposta "Martedi', dopo l'autopsia".

Vabbe'. Online - visto il silenzio assoluto dei mass media - ci si puo' fare un'idea degli accaduti. Delle incongruenze tra le autopsie. Della palese malafede delle forze dell'ordine. Della cella non sigillata dopo l'accaduto. Della definizione di morte per 'cause naturali' quando il corpo presenta costole rotte, orecchio tumefatto, distaccamento del fegato ed e' stato rinvenuto privo di indumenti, salvo una maglietta. Dell'omissione di soccorso di fronte alle grida di Bianzino durante la notte dopo il pestaggio.

Ora, ogni volta che mi ri-imbatto sulla storia di Aldo Bianzino sono attraversato da un pulviscolo di rabbie di vario grado, dalla rabbia rassegnata verso i media silenziosi - a parte il grandioso titolo di un giornale umbro la mattina in cui verra' poi trovato morto Bianzino “Brillante operazione di polizia, maxi piantagione di cannabis, arrestata coppia tifernate” (radicali.it) - a quella bruciante verso Fini, Giovanardi e tutti gli altri vigliacchi che si sono cimentati in leggi repressive ed illogiche sulla droga cavalcando l'ignoranza, a quella violenta verso gli sbirri picchiatori ed impuniti, a quella allibita nei confronti della decisione di far tenere le indagini sulla morte misteriosa di Bianzino allo stesso magistrato che ne aveva voluto l'arresto, a quella sconsolata nei confronti della malattia che, poco tempo fa, ha portato via anche la moglie, lasciando orfano il figlio Rudra, a quella furiosa nei confronti della becera idiozia popolare che con silenzio e menefreghismo ha accettato l'accaduto poiche di 'drogato' alla fine si trattava.

In questo stato di amaro nervosismo di colpo ho avuto l'impulso di controllare la data della morte di Bianzino. Non so bene perche', mera curiosita' probabilmente. Beh, attonito ho constatato che Aldo Bianzino e' morto nella notte tra il 13 e il 14 ottobre 2007. 'Mentre' son qui, a casa, nell'umida notte londinese, attraversato da una rabbia sconsolata, esattamente 3 anni prima, nella notte Umbra, Aldo Bianzino, accusato di coltivare piante e poi fumarle, veniva trascinato in carcere, ed ucciso.

RIP

No comments: