Wednesday 8 February 2012

Gunderloch Jean Baptiste Riesling Kabinett 2009



Gunderloch Jean Baptiste Riesling Kabinett 2009


Il colore tenue sfuma tra verde e paglierino. L’impatto è intenso, con toni di limone e mineralità, quasi erbaceo, elegante, bilanciato, con un sentore di melone e pesca. In bocca è sorprendente, aggredisce subito, sembra quasi pizzicare la lingua, poi tutto si smussa verso una dolcezza che quasi ricorda un gewurztraminer, dolcezza aromatica, che però è subito prevenuta dal divenire eccessiva, stucchevole, rimane solo qualche istante, il tempo di rilassare il palato dalle asperità iniziali. Poi subito s’impenna un’acidità impressionante, acidità rotonda, ossimoro tenuto insieme da un delicatissimo sapore di mela che poi si muta in retrogusto regalando una una soave persistenza, come di succo di mela.

Un vino di indubbia eleganza, non semplicemente bilanciato ma, direi, calibrato, poichè non si tratta soltanto d’ equilibrio statico da bilancia, piuttosto è equilibrio dinamico, in movimento, che smuove il palato su e giù senza mai portarsi fuori baricentro.

Qualcuno lo definisce monodimensionale, e probabilmente a livello olfattivo lo è. Però non credo che qui ci si proponga altro. Il vino è giovane, ed a questo prezzo (9£, fascia bassa per un riesling tedesco) non cerca improbabili funambolie aromatiche, si concentra piuttosto sull’esperienza gusto-tattile in bocca, e con-vince decisamente.

L’abbinamento preferito è il cibo d’asia orientale. Ho rischiato un pò tentando l’abbinamento centrasiatico, con un pollo al curry, il vino tuttavia si è comportato piuttosto bene, soccombendo solo di poco, mancando corpo e dolcezza per fronteggiare il piatto. Riprovato con una vellutata di cavolo nero molto speziata, l’abbinamento ha retto, e reso, perfettamente. 


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