Monday 24 November 2008

Consumare Consumare Consumare

L'ingiunzione a consumare, a non cambiare di una virgola le nostre abitudini (occhiale da sole a 200 euro, macchina ultimo modello, maglietta firmata e via dicendo) che il Presidente Berlusconi ha ribadito ieri è quanto di più pericoloso e lontano dalla realtà un Presidente possa consigliare.

Nella sua ansia di denigrare il famigerato pessimismo della sinistra, Berlusconi sveste la maschera politica e ritorna il capo d'azienda che esorta i suoi consumatori a comprare, comprare, comprare, non rinunciare certo a tutti i vizi e stravizi, rischiare di non svalicare la terza settimana ma sempre con un giubbotto carhart tirato a lucido, non arrivare a fine mese ma con stile insomma.

Troppo forse è già stato scritto sulla società dei consumi ecc. Non si voglia certo pretendere di inneggiare all'austerity. Però c'è crisi, è chiaro, ed al tenpo stesso c'è ormai da troppo tempo un consumismo compulsivo che spinge migliaia di individui ad indebitarsi per la bella macchina, l'occhiale o la felpa, la lampada abbronzante e l'estetista e cosi via. Il panorama di una città italiana arrivando dall'estero appare in tutta la sua superficialità patinata. L'impressione è quella di ricchezza e spreco, che però è solo facciata, maschera che copre una realtà di disagio incalzante.

Un presidente serio avrebbe dovuto cogliere l'occasione di consigliare di non cedere al panico, continuare a consumare ma al tempo stesso ri-orientare i propri stili di vita evitando lo sperpero edonistico che ci ha reso una delle nazionalità più facilmente riconoscibili all'estero, burattini della pseudo-moda prodotti in serie che emergono da ogni folla europea.

Consumare, ma con criterio. Non panico certo, neanche mantenere la stessa abitudine autodistruttiva. Un presidente serio non lo abbiamo però

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