Sunday 2 November 2008

Forza Kazakhstan (fino a che punto...)

Since its 1991 independence from the Soviet monolith ... Kazakhstan has witnessed serious human rights abuses and the denial of fundamental freedoms. Under the reign of Nursultan Nazarbayev, attacks on the political opposition and independent media have become routine. Arbitrary arrests, detentions, torture and extrajudicial killings have been a feature of Nazarbayev’s regime.

Queste poche righe, provenienti dal sito dell'IHRC, offrono un'immagine nitida di Nursultan Nazarbayev, il dittatore (come ad esempio BBC e Independent lo appellano apertamente) che governa paternilisticamente il Kazakhstan da 17 anni e che ha appena fatto approvare una legge che gli conferisce la possibilità di correre per le prossime elezioni del 2012, e per le successive, fino a che lo voglia, forte del suo consenso assoluto e sigillato da un controllo esteso dei mezzi di informazione e dalle continue intimidazioni contro la sparuta opposzione.

Nazarbayev ha una ricchezza sconfinata principalmente basata sugli enormi giacimenti petroliferi Kazaki, possiede numerose imprese, ha connessioni importanti con vari oligarchi delle ex blocco sovietico. Lui stesso è definito da un rapporto delle Nazioni Unite l'ultimo oligarca dell'Asia centrale post-sovietica. A capo di una "self-styled 'Asian democracy' in which political parties are tightly controlled"(Independent), non si è certo esentato dal posizionare tutta la sua discendenza in posizioni di rilievo.

La sua cognata Svetlana, ad esempio, è a capo della compagnia che stampa i principali giornali d'opposizione al regime. Il governo ha la possibilità di controllare le edizioni prima che vadano in stampa, per poi decidere, come ad esempio accadde nel Dicembre 2005 , di bloccarne la stampa.

Intimidazioni ed attacchi a stampa ed opposizione hanno spinto numerosi soggetti politici al silenzio o all'esilio. Torture e detenzione illegale sono pratiche ampiamente diffuse nel paese, per stessa ammissione del governo che però sembra declinare la responsabilità sui singoli "torturatori". Comunque, nessuna misura per affrontare il problema sembra sia stata messa in opera.

Il Kazakhstan è stato posizionato tra i primi venti stati più corrotti del mondo da Transparency International. Nelle recenti elezioni del 2007 un incredibile 91% dei voti sono andati a suo favore, dandogli di fatto la possibilità di attuare le modifiche costituzionali di cui sopra. In queste elezioni l'OSCE ha denunciato un vasto controllo del partito dominante sull'informazione e un evidente pregiudizio nella copertura mediatica, ed una 'scarsa trasparenza' in almeno il 40% degli uffici elettorali monitorati (independent)



Fonte (AGI)"Andate tutti in vacanza in Kazakhstan: li' c'e' un signore che e' mio amico, non a caso ha il 91% dei voti e ha fatto cose straordinarie". Lo ha affermato, durante il suo intervento alla Confcommercio, Silvio Berlusconi raccontando la sua visita ad Astana, di ritorno dalla Cina

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