Tuesday 22 April 2008

Eterne Mutazioni

Nello stuporre post-elettorale, dall’esilio d’oltralpe l’immagine dell’italia appare malleabile, cangiante.



Lo stivale si deforma, si fa Berlusconi.
La sua ricrescita inquietante ed il suo
sorriso beffardo si fanno catena montuosa
e Adriatico, le espressioni intelligenti di
Calderoli si materializzano in campi arati
e canali d’irrigazione, il cipiglio
caricaturalmente severo di La Russa
assume i contorni di una città di mare,
la presunzione di Fini si fa isola, il tono
saccente di Tremonti diventa Milano,
la boria vittoriosa di Maroni si frammenta
in paesini nebbiosi, l’espressione ebete
di Gasparri si fa lago di Bolsena, il tono
rimbalzante di Bondi diventa
canzone popolare...


Le Alpi sono barriera animata e pulsante, confine e confino tutto sommato accettabile, schermo di protezione e proiezione di mutazioni divertenti, disturbanti.


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